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Un penultimo posto in classifica, il peggior attacco del campionato con dieci gol fatti in ventuno partite e lo spettro di una penalizzazione per questioni extra-campo: se per la Sampdoria non è un Everest quello da scalare per rimanere in Serie A manca davvero poco. Ecco perché il tecnico Dejan Stankovic si giocherà tutto in ogni partita, a partire da quella di lunedì 13 febbraio, quando allo stadio Luigi Ferraris arriverà l’Inter. Per avere ragione della sua vecchia squadra, mister Deki avrà bisogno di tutti gli effettivi e tra questi potrebbe esserci anche un nuovo rinforzo, pescato dal mercato degli svincolati, vale a dire l’attaccante spagnolo Jesé Rodriguez.

Sampdoria-Inter, Stankovic si affida a Jesé: parte la missione salvezza
Per racimolare i punti necessari per risalire in classifica la Sampdoria ha bisogno di ritrovare un comparto offensivo dal rendimento decisamente maggiore e, di certo, più costante, rispetto ad una media attuale di 0,47 reti a partita in Serie A. Per trovare un rimedio al problema del gol, il tecnico Dejan Stankovic potrebbe ben presto fare affidamento sull’ex Real Madrid e Paris Saint-Germain Jesé Rodriguez. Secondo Sportitalia, mancherebbero da ultimare solo le visite mediche e poi il calciatore spagnolo firmerebbe il contratto che lo legherebbe al club blucerchiato fino al 30 giugno di quest’anno. L’ufficialità, infine, dovrebbe avvenire contestualmente all’annuncio di Omar Colley al Besiktas, attesa anch’essa nelle prossime ore.
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Porte girevoli, quindi, in casa Sampdoria, proprio a pochi giorni dalla delicatissima sfida di campionato contro l’Inter di Simone Inzaghi. I blucerchiati, infatti starebbero per salutare definitivamente il difensore Omar Colley, in direzione Turchia. A fare il passaggio inverso, invece, dovrebbe essere Jesé Rodriguez, svincolatosi lo scorso 12 gennaio dall’Ankaragücü, la squadra della capitale. L’ex centrocampista nerazzurro Dejan Stankovic, ora allenatore della Samp, starebbe, perciò, per affidare la missione salvezza ad un attaccante esperto, essendo stato uno dei protagonisti del triennio del Real Madrid, dal 2014 al 2016, con due Champions League vinte sotto la guida di Carlo Ancelotti e Zinedine Zidane.