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L’Inter si presenta alla sfida decisiva per il proprio futuro europeo con lo Shakhtar col morale alto per via delle 4 vittorie consecutive tra campionato e Champions e per le prestazioni in costante crescita, ma con un centrocampo da inventare. Non sarà della partita Arturo Vidal che, contro il Bologna, ha accusato un risentimento muscolare ai flessori della coscia destra ed è in fortissimo dubbio anche la presenza di Nicolò Barella, che ha problemi alla caviglia.
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La risposta definitiva sulla sua disponibilità la si avrà poche ore prima del calcio d’inizio ma al momento sembrano molto ridotte le possibilità di vedere in campo il centrocampista della Nazionale. Dovesse dare forfait, data per assodata la presenza dal primo minuto di Brozovic e Gagliardini, il tecnico salentino potrebbe essere costretto a dover rilanciare Eriksen, dopo le polemiche seguite al suo ingresso nei minuti di recupero della gara contro il Bologna. Il danese è in vantaggio su Sensi, da poco tornato a disposizione dopo l’ennesimo stop per infortunio muscolare ma fisiologicamente a corto di condizione.
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Inter-Shakhtar, opzione Sanchez: a sinistra si rivede Young
Non è da escludere nemmeno l’impiego di Alexis Sanchez alle spalle di Lukaku e Martinez ma l’impressione è che Conte voglia tenere il cileno come arma da utilizzare a partita in corso. Sulle fasce conferma a destra per Hakimi, reduce dalla splendida doppietta contro in Inter-Bologna, mentre a sinistra si dovrebbe rivedere Ashley Young, confermatissimo invece il terzetto difensivo Skriniar-De Vrij-Bastoni.
La squadra ucraina dovrebbe confermare il consueto 4-2-3-1 con Dodò, Bondar, Vitao e Matviyenko davanti a capitan Pyatov, Stepanenko e Kovalenko in mezzo al campo e il terzetto Tetè-Marlos-Taison alle spalle di Dentinho che sostituirà l’indisponibile Moraes. Per l’Inter l’unico risultato possibile per proseguire il proprio cammino europeo è la vittoria, l’esito della sfida fra Real Madrid e Borussia MGB stabilirà in quale competizione giocheranno i nerazzurri a febbraio (Europa League in caso di pareggio, Champions negli altri casi), alla squadra di Castro potrebbe invece bastare anche il pareggio qualora il Real non uscisse vincitore dallo scontro del Bernabeu.