Zdenek Zeman, allenatore del Foggia, parla della situazione del calcio italiano e delle big di Serie A, iniziando tuttavia dalla sua nuova avventura con la squadra di Lega Pro.
Dal Pescara al Foggia
“Essere tornato fa un bell’effetto. Anche se c’è tanto da lavorare, le sensazioni sono buone. Abbiamo cambiato praticamente tutto. Sono rimasti due giocatori della vecchia squadra, eppure i ragazzi hanno fatto subito gruppo. Mi sembrano bravi, disponibili, senza troppi grilli per la testa. Pochi tatuaggi, poco Instagram e molta freschezza. Il mio calcio avanti di 20 anni? Non lo so, ma di certo io mi sento 20 anni in meno rispetto a quelli che ho. Tuttavia mi piace chi si dedica allo sport completamente, sapendo di avere una grande opportunità. E che la sfrutti rispettando la società, i tifosi e le regole del gioco. Mi sembra ci siano le premesse, ora aspettiamo il campo“.
Situazione Inter
“Sorpreso che l’Inter abbia dovuto vendere alcuni suoi top player? No, perchè la crisi del calcio era nota e non la vedeva solo chi non voleva vederla. I problemi economici non ci sono solo nel mondo del pallone ma in tanti settori della società, e la pandemia li ha incrementati. Non succede solo in Italia. Basta guardare in Spagna, dove il Barcellona, oberato di debiti, è stato costretto a lasciar partire Messi. Un peccato che manchi Conte, si è dimostrato un grande allenatore e un’ottima guida per la squadra. Senza di lui l’Inter non avrebbe vinto. Di più: in pochi sarebbero riusciti a fare quello che ha fatto lui“.
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Juventus favorita?
“Lo era anche lo scorso anno. Per la rosa che ha è la più completa e la squadra da battere. Dicono che Ronaldo abbia mal di pancia? Non credo, mi sembrano forzature giornalistiche. Penso che Ronaldo sappia che oggi non ci sono squadre in grado di garantirgli quello che gli dà la Juventus. L’asse portante difensivo Chiellini-Bonucci è sempre stato il punto di forza. Però gli anni passano. Hanno disputato un grande Europeo, ma la stagione è ancora lunga: dovranno essere bravi a gestirsi per evitare infortuni“.
Milan, attacco anziano
“Ibra e Giroud non so quanto giocheranno insieme. Il Milan parte da una buona base e da meccanismi tattici collaudati, ma non credo riuscirà a ripetere l’inizio della scorsa stagione quando è stata l’assoluta novità del campionato. Ora le sue caratteristiche sono note a tutti. Perderà l’effetto sorpresa, ma ha le potenzialità per competere“.
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Atalanta, pronta per vincere?
“L’Atalanta fa un ottimo calcio, con un’allenatore tra i migliori in assoluto. Però ogni tanto la squadra si ferma. Non so se è una questione di mentalità, ma deve fare un ultimo salto nella continuità di risultati e nel non perdere punti in partite sulla carta alla sua portata“.
Napoli e Lazio
“Rinnovo Insigne? Nel calcio ormai è normale: ci sono giocatori che hanno dato tanto e altrettanto pretendono. Spero che si arrivi ad un accordo per il rinnovo e che Lorenzo possa restare nella sua Napoli. Immobile con Sarri? Dipende da come lo vedrà Maurizio, se più mobile o immobile davanti. Perchè Immobile ha bisogno di essere mobile. Ciro deve correre e svariare per rendere il massimo delle sue potenzialità“.
Mourinho a Roma
“Beh, Mourinho ha un grande fascino. La Roma era una buona squadra anche l’anno scorso, ma non aveva continuità di prestazioni. Credo che Mourinho correggerà questo difetto. Abraham? Ha tante qualità tecniche, non conosco il suo temperamento e se ha la testa per sfruttare il suo grande potenziale. Mi auguro di sì“.
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Le squadre medio-piccole
“Quali mi incuriosiscono? Il Verona di Di Francesco e la Fiorentina. Mi è piaciuto tanto il lavoro di Italiano con Lo Spezia. Se ripeterà quello che ho visto come gioco e mentalità, a Firenze avranno una bella stagione“.
L’obiettivo di Zeman
“Qual è il mio obiettivo a 74 anni? Il solito: migliorare i calciatori, far divertire la gente con un calcio spettacolare, pulito, nel rispetto del regolamento. E dimostrare che Zemanlandia non è conclusa e posso ancora farla rivedere…“