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Maicon Douglas Sisenando, o semplicemente Maicon, è stato molto probabilmente uno dei terzini destri migliori al mondo delle ultime decadi insieme all’ex Barcellona Dani Alves. Dopo gli anni d’oro all’Inter, dove vince tutto con l’aggiunta nel 2010 del premio come miglior difensore alla premiazione del Pallone d’Oro, il terzino brasiliano si trasferisce al Manchester City dimostrando, con la sua esperienza, di essere un vero e proprio leader; poi sbarca nuovamente in Italia con la maglia della Roma prima di far ritorno in Brasile dove, dopo varie esperienze, si trasferisce nella quarta serie carioca sotto la guida tecnica dell’ex Inter e Roma Amantino Mancini.
Ma la nostalgia della terra che l’ha portato definitivamente alla ribalta è forte, ecco perché il direttore sportivo del Sona Calcio, Claudio Ferrarese, grazie alla intermediazione dell’amico e collaboratore Thiago De Sousa, si proietta sul brasiliano e chiude il suo acquisto per gennaio.
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Oggi abbiamo ai nostri microfoni, in esclusiva mondiale, il direttore sportivo del Sona Calcio, che ci ha raccontato gli aneddoti di una trattativa storica per la società veneta.
Com’è nata l’idea di riportare Maicon in Italia?
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“L’idea nasce grazie ad un mio amico e collaboratore brasiliano, Thiago De Sousa, che è una persona molto vicina ai calciatori brasiliani e, non appena mi ha detto che c’era questa opportunità, ci siamo messi subito in moto. Maicon ha voglia ancora di fare calcio e divertirsi, “il colosso” aveva voglia di tornare in Italia, oramai sua terra d’adozione, per aspetti puramente personali e per giocare nella nazione che più lo amato. Soprattutto per lui tornare in Italia è fonte d’orgoglio, fortunatamente la vicinanza tra Verona e Milano ha portato il giocatore a prendere una decisione ancora più tranquilla”.
E’ stato difficile trovare un accordo con questo tipo di calciatore?
“Assolutamente, il giocatore si è messo a disposizione e come ho detto la voglia di tornare in Italia era tanta!“.
Da un punto di vista prettamente fisico, Maicon è ancora in grado di fornire il suo apporto e la sua immensa esperienza in campo?
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“Assolutamente si, in Brasile lui ha svolto il campionato di quarta serie brasiliana, sta molto bene e ha voglia. Poi ricordiamoci che ha 39 anni e non 45 starà bene e darà supporto, non sarà sicuramente quello visto all’Inter visti gli anni che sono passati, ma l’esperienza di un campione del genere conta tantissimo e si farà vedere, farà la differenza”.
Colpo che potrebbe rivelarsi azzeccato anche a livello mediatico e d’immagine?
“Chiaro e non voglio fare l’ipocrita, sia per la mia carriera da direttore sportivo che per Sona si tratta di un qualcosa di storico. Non so quanto nel calcio possa avvenire una cosa simile, ma onestamente fin quando non lo vedo qua non dò nulla per fatto perché puo’ succedere di tutto!“.
Come cambiano gli obiettivi del club con Maicon?
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“Non penso cambieranno, noi siamo una buona squadra e che vuole fare bene, al momento siamo sesti e nel club c’è qualità“.
Conosciamo Maicon come un maestro su quella fascia, vedi ancora lì il brasiliano?
“Tutto dipenderà sicuramente dalla sua tenuta fisica, lui ha finito il campionato solamente 20 giorni fa. D’altra parte in Brasile ha svolto il ruolo di difensore centrale, è un giocatore di esperienza mondiale, poi dipenderà tutto dal suo fisico ma sta bene!“.
Nella lista dei terzini destri più forti di sempre, secondo te dove si colloca Maicon?
“Penso sia stato il terzino più forte dell’ultimo ventennio e, se devo pensare a due terzini, a sinistra vedo il grande Roberto Carlos e a destra Maicon insieme a Cafù, una vera e propria forza della natura. Quando ho giocato al Torino ho avuto l’onore di affrontarlo, veramente immarcabile. Una freccia!“.
Onestamente quanto ti riempe d’orgoglio il fatto di aver portato a Sona un calciatore del genere?
“Penso sia ancora un sogno, un ragazzo che ha vinto tutto quello che c’era da vincere tranne il mondiale, stiamo parlando di un qualcosa di straordinario, ma sono convinto che sia un ragazzo umile che non farà pesare tutto questo. Per i ragazzi e la società è un qualcosa di straordinario e sapere di trovarsi un uomo del genere in spogliatoio è fantastico!”.
Un campione chiama l’altro, come vede ora il futuro di questo Sona anche in chiave mercato?
“Io ho portato anche l’ex Parma e Palermo tra l’altro scuola Inter Paolo Dellafiore, abbiamo chiuso Maicon anche se fin quando non atterra non dico che è fatta. Abbiamo giocatori che hanno fatto categorie superiori. Guarda non ti nascondo che dopo la notizia di Maicon ho molti procuratori e giocatori che ogni giorno mi telefonano per proporsi e sognano di firmare con il Sona. Questa è la dimostrazione di come questa società stia crescendo sempre di più. A gennaio una volta arrivato Maicon ci siederemo a tavolino con la presidenza e vedremo cosa succederà”.