La procura della FIGC aveva presentato l’istanza per la revoca del processo plusvalenze che la Corte Federale d’Appello ha accolto. Dunque si riapre così il procedimento sportivo a carico della Juventus. Nel pomeriggio era giunta la notizia di una possibile penalizzazione di 9 punti per i bianconeri. Ma dopo l’appello di questa sera la situazione per l’ex dirigenza e per l’attuale società è peggiorata.
Saranno 15 i punti di penalizzazione che dovrà scontare la vecchia signora, a riportarlo è la Gazzetta dello Sport, dunque la squadra di Max Allegri si ritroverà a 22 punti in classifica. Non è finita qui, per gli ex dirigenti è stata chiesta l’estensione della pena anche a Uefa e FIFA: 2 anni e mezzo a Fabio Paratici, 2 anni ad Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 1 anno e quattro mesi a Federico Cherubini e 8 mesi a Pavel Nedved, prosciolti tutti gli altri club.
Juventus, il caso plusvalenze fa sorridere l’Inter: nerazzurri soli al terzo posto
Ora la Juventus dovrebbe presentare un ricorso al collegio di garanzia del Coni. La squadra del neo presidente Ferrero aveva guadagnato un terzo posto in classifica mica male, alla pari dell’Inter di Inzaghi, ma che si è vista sfumare nell’arco di 24 ore. I nerazzurri rimarranno dunque in solitaria al terzo posto a 10 punti dal Napoli capolista. Mentre saranno addirittura 25 quelli che divideranno i bianconeri dalla vetta.
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Inoltre nella richiesta di Chinè rientra anche una squalifica per le competizioni europee dato che le plusvalenze fittizie nei bilanci al 30-6-19, 30-7-20 e la triennale del 2021 evidenziano come sia stato possibile per la squadra di Allegri, allora guidata da Sarri prima e Pirlo poi, ridurre le perdite e fare mercato traendo vantaggio nelle competizioni a cui ha preso parte durante le seguenti stagioni.