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Sin dal suo arrivo all’Inter non si fa che parlare di Christian Eriksen e del suo utilizzo marginale in campo. Antonio Conte ha tenuto più volte a precisare che lui i giocatori li osserva “dai piedi al collo, senza guardare la testa”. Si è capito sin troppo bene che la testa di Eriksen dovrebbe rotolare nel prossimo mercato di gennaio. Anche oggi, alla vigilia dell’ultimo atto del girone di Champions League, l’allenatore ha dichiarato che il danese “è a disposizione, si sta allenando: cerco sempre di fare le scelte per il bene dell’Inter, domani le vedrete”. Peccato che un momento prima si fosse lamentato delle “assenze”, per cui quel “si sta allenando” detto come se stesse parlando di un primavera non suona tanto di investitura.
Una volta di più il bene dell’Inter e l’impiego di Eriksen non sembrano poter coincidere nella mente di Conte. Tra le righe si può intuire come al tecnico piaccia poco dover fare di necessità virtù. Non una parola di incoraggiamento per il giocatore divenuto man mano un corpo estraneo. La ricerca della “migliore formazione, senza andare oltre a qualsiasi pensiero” può significare due cose antitetiche tra loro: 1) che Conte metta da parte le sue perplessità, oppure 2) che non si deve pensare male se lascerà ancora una volta il giocatore in panchina.
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Inter-Shakhtar, Sensi recuperato: ballottaggio a centrocampo
Nel frattempo Sensi può dirsi finalmente recuperato. Se sabato non era ancora “pronto”, oggi, in occasione di Inter-Shakhtar, potrebbe essere la sua ora. I dubbi di Conte sul centrocampista riguardano piuttosto il minutaggio: fermo da tempo ai box, è impensabile che abbia i novanta minuti nelle gambe. Il ballottaggio tra il separato in casa Eriksen e il ritorno del figliol prodigo Sensi turberà senz’altro i sogni di Conte che non sembra aver preso decisioni anzitempo. Quale che sarà la scelta lo vedremo domani prima del fischio d’inizio. Se sarà stato il tanto chiacchierato bene dell’Inter lo sapremo solo dopo il fischio finale.