Inter-Milan, Calabria attende il derby: “Vogliamo solo vincere”

Il terzino del Milan Davide Calabria si dice pronto a sfidare nuovamente l'Inter nel prossimo derby annoverando le sensazioni provate in quello della scorsa stagione

Simone Viviani  - Autore
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Dopo la vittoria discapito dell’Atalanta che ha permesso di accedere alle semifinali di Coppa Italia, Simone Inzaghi si appresta a preparare una delle partite più attese dell’anno da entrambe le tifoserie. Infatti domenica 5 febbraio alle 20:45 Inter e Milan si affronteranno dando vita al 235° derby di Milano, valido per la 21ª giornata di Serie A. I rossoneri sembrano aver smarrito il giusto ritmo che li ha contraddistinti nella scorsa stagione ma avranno di certo la voglia di rifarsi dopo la sconfitta rimediata contro i nerazzurri in Supercoppa Italiana lo scorso gennaio.

Davide Calabria sembra pronto a guidare i suoi e, in un’intervista rilasciata a Dazn, ha raccontato le sensazioni che si provano nei giorni che precedono la partita stracittadina: “La settimana del derby è un qualcosa di incredibile, sono emozioni davvero forti. C’è molto rispetto tra le due squadre, all’interno del campo non abbiamo mai avuto problematiche che vanno oltre il calcio e che sono abbastanza futili. Sono due grandi squadre tra le più grandi del mondo ad affrontarsi, quindi deve essere un giorno di gioia, poi è ovvio che noi vogliamo solo vincere e qualche screzio, con l’adrenalina in circolo, è normale che ci sia”.

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Inter-Milan, Calabria sul derby della scorsa stagione: “Servivano i tre punti, poi Giroud si è girato…”

Olivier Giroud, Milan
Olivier Giroud, Milan

Durante l’intervista, il terzino rossonero Davide Calabria ha avuto modo di rivivere anche un flashback legato al derby della scorsa stagione, riservando anche parole d’onore per un suo compagno di squadra: “In quel momento per forza di cose dovevamo vincere se volevamo continuare a credere nello scudetto. Dovevamo portare a casa la vittoria con tutte le energie che avevamo. Poi in quel derby Giroud si è girato. Ormai è diventata una cosa storica. Quando è arrivato eravamo sicuri che fosse un vero campione”.

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