Inter-Milan, Boninsegna: “Rossoneri non pervenuti”

L'ex attaccante dell'Inter Roberto Boninsegna ha analizzato la vittoria dei nerazzurri nel derby contro il Milan

Luca Bovio  - Autore
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La vittoria nel derby sul Milan continua a smuovere il popolo nerazzurro. Il quale continua a commentare la partita felice per questo nuovo alloro. Ai microfoni del programma radiofonico del mattino Radio anch’io lo sport si aggiunge al coro dei commenti l’ex bandiera dell’Inter Roberto Boninsegna: “I rimpianti l’Inter deve già averli dall’anno scorso quando, a 20′ dalla fine, perse il derby che vinceva 1-0 e dopo due cambi che portarono alla vittoria il Milan. Secondo me l’anno scorso i nerazzurri hanno regalato lo scudetto al Milan“.

L’ex attaccante interista ha poi continuato la sua disamina dell’incontro, non lesinando parole nette su entrambe le squadre. Così Roberto Boninsegna: “Ieri sera il Milan non è pervenuto: l’avvocato Prisco avrebbe detto che “non si è presentato” e che ha “mandato in campo la squadra Primavera”. Il Diavolo non è esistito e l’Inter ha vinto senza far fatica. Il Milan ha subito e basta – aggiunge Bonimbanon l’ha giocata“.

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Esultanza Inter
Esultanza Inter

Inter-Milan, Boninsegna: “Io finalizzatore come Lautaro”

Roberto Boninsegna ha continuato la sua analisi della partita rimarcando alcuni rimpianti che dopo questa vittoria l’Inter dovrebbe avere: “L’Inter ha confermato di essere, questo va detto con molti forse, l’unica squadra in grado di poter mettere in discussione questo scudetto. Le altre sono tagliate fuori. Se mi rivedo in Lautaro? Anch’io giocavo come punta di riferimento in area e davo profondità alla squadra, diciamo che cercavo di non far passare il pallone, di essere il finalizzatore“.

Sull’attaccante argentino che con il suo goal ha deciso la partita con il Milan ha poi chiosato: “Lautaro è molto bravo, anche se non è molto alto. Il suo gol di ieri sera è stato splendido“. Infine, Boninsegna ha così concluso il suo pensiero: “L’Inter in questo momento non sta giocando granché bene però, quelle poche occasioni che le capitano, le finalizza, proprio come ha fatto ieri sera con Lautaro. Se la squadra gira, la formazione avversaria subisce“.

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