- Continua a leggere sotto -
La sessione di calciomercato estiva, chiusa lo scorso agosto, ha portato a Milano vari personaggi che fino ad ora si sono rivelati più o meno utili agli schemi tattici del tecnico dell’Inter Simone Inzaghi. Se da una parte troviamo Henrikh Mkhitaryan e Francesco Acerbi che, arrivati a parametro zero, si stanno rivelando essere pedine fondamentali dello scacchiere meneghino, dall’altra troviamo due giovani, con un futuro brillante davanti ma che ancora non hanno avuto la piena possibilità di esprimere il proprio potenziale: si parla ovviamente di Kristjan Asllani e Raoul Bellanova.
L’esterno italiano ha sicuramente subito le gerarchie della fascia destra sulla quale viaggiano alternandosi Matteo Darmian e Denzel Dumfries, due profilo di una certa esperienza e che riescono soprattutto a dare certezze alla formazione nerazzurra. Per questo motivo le occasioni per Bellanova di mettersi in mostra sono state veramente poche, anche se, a dirla tutta, non ha per niente sfigurato. La situazione di Asllani invece è di più difficile lettura, sia per le aspettative riposte sul ragazzo e sia per via della gestione messa in atto dalla stessa Inter.
- Continua a leggere sotto -

Inter, da vice-Brozovic ad incognita
Individuato da Beppe Marotta come un ragazzo dal futuro roseo, Kristjan Asllani ha lasciato il posto da titolare dell’Empoli per fare il salto di qualità in una big, con la speranza di diventare centrale nel progetto nel breve futuro. L’occasione giusta sembrava essere arrivata nel momento dell’infortunio di Marcelo Brozovic; Simone Inzaghi, però, ha preferito spostare la posizione di Hakan Calhanoglu, da mezzala a playmaker, piuttosto che lanciare in campo l’albanese con ancora troppa poca esperienza. Anche come vice-Barella, più volte, il tecnico piacentino gli ha preferito Roberto Gagliardini, più fisico nel reggere la pressione del centrocampo avversario.

La scelta del tecnico nerazzurro, poco compresa da gran parte della tifoseria della Beneamata, però, è stata attuata per salvaguardare la crescita del gioiellino ex Empoli. Centellinare l’utilizzo di Asllani ha permesso ad Inzaghi di lavorare con il ragazzo senza dover necessariamente buttarlo nella mischia senza le giuste conoscenze per affrontare sia un match di Serie A che una piazza importante come quella del San Siro.
- Continua a leggere sotto -
La colpa, se così si può dire, è stata del pre-campionato che, come sottolineato anche da La Gazzetta dello Sport, ha creato una sorta di incomprensione attorno alla figura del classe 2002 che ha dimostrato di essere brillante ed intuitivo e soprattutto in grado di tentare giocate che in breve tempo hanno fatto sì che le aspettative sul ragazzo crescessero a dismisura.

Inter, il riscatto di Asllani ed un futuro nerazzurro
La vittoria dell’Inter nel derby di Milano ha aperto definitivamente un nuovo capitolo per Kristjan Asllani che, grazie alla clausola nel suo contratto è diventato ufficialmente un giocatore dell’Inter. Proprio la semplicità con il quale l’obbligo di riscatto è scattato – in seguito al primo punto guadagnato nel mese di febbraio- fa intendere come la società di Viale della Liberazione ha messo in chiaro sin da subito la volontà di puntare sul giovane.
Che questo sia soltanto il primo passo verso la conquista di una maglia da titolare non ci sono dubbi, ma anche la possibile partenza a giugno di Marcelo Brozovic, per quanto difficile da superare, potrebbe segnare la strada del giovane Asllani che diventerebbe di conseguenza, a partire dal prossimo anno, l’erede di Epic Brozo nella cabina di regia interista, andando a spalleggiare così Calhanoglu, pronto al rinnovo e Nicolò Barella. Da lui, quindi potrebbe ripartire l’opera di ringiovanimento della squadra meneghina, per mettere a disposizione del tecnico Simone Inzaghi, giocatori giovani, ma con esperienza acquisita, per tornare a sognare ancora una volta il tricolore.