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L’ultimo trofeo vinto dall’Inter in ordine cronologico risale alla sera del 18 gennaio nel derby contro il Milan vinto per 3-0 al King Fahd Stadium. La settima Supercoppa Italiana si va ad aggiungere ad un palmarès già colmo di 42 trofei. In particolar modo nell’ultimo anno, sotto la gestione del tecnico Simone Inzaghi, la squadra nerazzurra sembra essere diventata esperta di finali, vincendone nel giro di dodici mesi ben 3: due contro la Juventus, in Coppa Italia e Supercoppa Italiana, una proprio i rossoneri.
La squadra ha promesso al presidente Steven Zhang di provare a recuperare il terreno perso in campionato, ponendosi l’obiettivo di riprendere il Napoli guidato dal tecnico Luciano Spalletti. Nel frattempo l’Inter dovrà affrontare l’Atalanta nei quarti di Coppa Italia e il Porto agli ottavi di Champions League. Se la Beneamata, esperta di partite secche, dovesse passare il turno contro i portoghesi a marzo e ritrovarsi ancora lontana dalla vetta in Serie A, sarebbe lecito pensare di puntare tutto sul massimo trofeo continentale?
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Inter, il percorso in Champions League: i numeri di Inzaghi in europa
Quella che ad oggi sembra essere soltanto un’utopia, non solo per qualsiasi tifoso di calcio, ma anche per gli interisti stessi, potrebbe tramutarsi in una dolce favola se l’Inter riuscisse a mostrarsi nella sua forma migliore e, ovviamente, con un pizzico di fortuna. Ma qual è la miglior versione dei nerazzurri? Parlando di Champions League, la squadra sotto la guida di Simone Inzaghi ha sempre ben figurato.
Nella stagione 21/22 si piazza seconda nel gruppo D, alle spalle del Real Madrid. Lo scontro con le Merengues viene perso all’andata e ritorno, ma quel che si ricorda, soprattutto al Meazza, è una squadra coraggiosa che va vicino al vantaggio, punita solo dal gol Rodrygo al 89′.Nel doppio confronto agli ottavi di finale con il Liverpool di Jürgen Klopp, l’undici di Inzaghi sfodera letteralmente una prestazione poderosa all’andata, perdendo 0-2 in casa, ma sfiorando l’impresa al ritorno vincendo 0-1 ad Anfield con un capolavoro balistico di Lautaro Martinez. La finale si giocherà successivamente tra i Reds e i Blancos.
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In questa stagione la squadra di Simone Inzaghi finisce nel gruppo della “morte” con Barcellona, Bayern Monaco e Viktoria Plzen. I favori del pronostico danno i nerazzurri al massimo come terza, ma dopo una crisi in campionato, l’Inter sfodera il suo momento migliore, iniziato dalla partita vinta in casa contro gli uomini del tecnico Xavi per 1-0 e culminata con l’impresa leggendaria di pareggiare 3-3 al Camp Nou con una prestazione di forza e coraggio. Il girone C vedrà l’Inter arrivare seconda con 10 punti, dietro ai bavaresi.

Inter, i motivi per credere nel sogno Champions League: Inzaghi meglio di Conte
L’Inter può dunque ambire a vincere la Champions League? Sicuramente sulla carta ci sono squadre più attrezzate come Manchester City e Psg. Ma prendendo in considerazione il percorso fatto da Inzaghi in questi due anni e confrontandolo con quello del suo predecessore Antonio Conte, si evince che seppur il primo abbia una rosa inferiore a livello qualitativo, riesce comunque a dare un’impronta più europea rispetto al secondo.

Antonio Conte puntava molto su fisicità e un gioco che sembrava essere “telecomandato” da lui stesso in panchina, lasciando poco spazio all’estro e alla fantasia dei singoli, con la conseguenza di essere eliminato due volte di fila ai gironi. Inzaghi al contrario sembra non riuscire mantenere il timone della nave per lunghe traversate, ma nelle sfide che contano sembra saper toccare le corde giuste e con una squadra compatta in tutte le fasi, come vista contro il Milan, il genio del campione mondiale Lautaro Martinez, un pizzico di fortuna e di sana follia interista, sognare, non sembra poi così sbagliato.