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“Hakimi nuovo Maicon“, sicuramente in tanti avranno pensato questo quando a luglio all’improvviso l‘Inter ufficializzò l’acquisto del laterale marocchino. Ne rimase stregato Conte l’anno scorso in Champions contro il Dortmund quando spazzò via la corsia mancina nerazzurra siglando una doppietta al Signal Iduna Park. Ma il numero 2 è un giocatore totalmente diverso da Maicon e vi sono svariati motivi che ne demarcano le differenze.
Innanzitutto per una questione tecnica: Hakimi predilige palla in corsa per arrivare direttamente in porta, Maicon amava farsi dare la palla tra i piedi e impostare il gioco da dietro. Poi una questione economica e di aspettative, il laterale brasiliano arrivò da perfetto sconosciuto dal Monaco per pochi milioni, il marocchino per 45 milioni più bonus con l’etichetta di “terzino più forte del mondo“. I paragoni possono far male, distruggere addirittura un giocatore se questo soprattutto fa più fatica in alcuni momenti della sua carriera e a maggior ragione se viene da una realtà completamente diversa. Ieri Conte l’ha protetto ed è stato bravissimo nel farlo.
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Inter, Hakimi è il tuo futuro: ma il ragazzo deve essere libero
Lo stesso giocatore a fine partita dopo la doppietta che ha steso il Bologna ha ammesso di essere sempre lo stesso Hakimi ,e di non aver (giustamente) compreso molto le critiche rivolte nei suoi confronti. Il suo allenatore è stato bravo a proteggerlo anche perchè conosce il suo potenziale.
Non sarà mai Maicon perchè ogni giocatore ha una storia a sè, ma Hakimi è un giocatore straordinario e che ha tutto nel suo bagaglio tecnico : velocità, tecnica, tiro e potenza. Se seguito e soprattutto lasciato libero (anche) di sbagliare, evitando paragoni con il Colosso ad ogni passaggio fatto , forse la Beneamata avrà la fascia destra coperta da qui ai prossimi 10 anni. Ha solo 22 anni, proviene da un campionato totalmente diverso, si deve adattare a un calcio e ad un allenatore nuovo. La strada avanti a lui è tutta spianata, con i consigli giusti e una crescita graduale si potrà dire che l’Inter ha avuto Hakimi e non il “nuovo Maicon“.