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Se l’Italia intera, o quasi, è attraversata da un treno ad altissima velocità, Inter e Atalanta ne hanno altri due che volano sul manto verde di un campo da calcio. Hakimi da una parte Gosens dall’altra, le due frecce nerazzurre. Nessuno come loro nel massimo campionato italiano, due professori dell’altissima velocità. Lunedì sera allacciate le cinture, i motori sono già accesi, i jet si preparano al decollo, lo spettacolo è assicurato. Nessuno in Europa, nei migliori campionati, riesce a tenere il passo dei due “italiani”, né i 9 gol del tedesco né i 6 del marocchino. Due corpi sparati a velocità altissime che potrebbero essere oggetto di studio a Ginevra. Hakimi è totalmente recuperato, è in salute e Antonio Conte è estremamente soddisfatto del suo lavoro, sia in attacco che in difesa. Il marocchino ha superato quella fase di “leggerezza” di inizio anno, è più attento in copertura, marca, pressa, recupera palloni e corre, eccome se corre. Per la precisione il tachimetro si è fermato sul 34,36 km/h, numeri che farebbero impallidire pure Bolt e Forrest Gump. E poi c’è Gosens, il giocatore ideale per rendere l’Inter perfetta. Due palle di cannone, una per fascia, lanciate contro le difese avversarie, roba da mal di testa.
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Hakimi è il termometro dell’Inter

Se Achraf sta bene, tutta l’Inter sta bene. È praticamente impossibile che l’Inter sviluppi la sua potenza di fuoco offensiva senza una buona prestazione di Hakimi, quando il Marocco-express ha ben oliato gli ingranaggi e fila sulla sua fascia Lukaku e Lautaro hanno più occasioni da gol su cui fare affidamento. I suoi inserimenti sono come acqua nel deserto, le sue fughe come Sole dopo un inverno rigido. Non era così al Real e nemmeno al Dortmund, Conte l’ha completato, l’ha trasformato, l’ha plasmato e Achraf è diventato il terrore della fascia destra. Lunedì però su quella rotta Hakimi si troverà di fronte il suo perfetto alter ego. Gosens tocca molto di più il pallone rispetto all’interista, che però crossa di più e dribbla meglio del tedesco. Quello che li accomuna è che quando vedono i binari liberi, sgombri davanti i loro piedi alati, loro corrono e corrono, ad una velocità inaudita. Vincerà la sfida chi ne farà vedere meno all’altro, chi ad ogni azione mangerà più centimetri, chi farà correre all’indietro il rivale. Antonio Conte vuole strapazzare ancora una volta la testa del marocchino, Hakimi “corre” dalla voglia di far avvicinare il suo maestro allo scudetto.uelo ceqqqqQqqòalkwdaskjh