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La partita andata in scena ieri sera a San Siro è stata tutt’altro che bella, anzi. E’ stata alquanto noiosa per i primi 70′ fino al momento cruciale del match: il rigore e la conseguente espulsione di Insigne. Fino ad allora nessuna delle due aveva fatto tanto più dell’altra per meritarsi il vantaggio, e un pareggio non avrebbe scontentato nè Conte nè Gattuso. Ma calcio è fatto di momenti si sa, e l’Inter è stata brava ad azzannare la giugulare degli avversari, nel momento chiave.
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Nell’economia del gioco, probabilmente il risultato ai partenopei sta stretto, ma questi 3 punti sanno tanto di ricompensa dopo tante partite in cui la Beneamata ha sempre creato di più degli avversari e il risultato finale le è stato avverso. Il match non ha offerto acuti particolari fino al momento del rigore. Dopo, la partita è stata viva, e con le unghie e con i denti i nerazzurri l’hanno portata a casa centrando, la quinta vittoria consecutiva in campionato.
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Inter, Handanovic versione Superman: quinta vittoria consecutiva e obiettivo sorpasso al Milan.
Naturalmente, come ogni Inter che si rispetti, la partita è stata tutt’altro che tranquilla. Il rosso ad Insigne ha fatto catapultare gli azzurri( che sembravano avessero la superiorità dalla loro parte) nella metà campo offensiva per gli ultimi 20 minuti. Una sofferenza monstre che però ha retto e un super Handanovic( miglior prestazione della stagione) hanno impedito ai campani di agguantare l’1-1.
Ora, l’Inter, è a solo un punto dal Milan, che ha nuovamente pareggiato. La vittoria di ieri per innumerevoli ragioni è la più importante di questo campionato: adesso il calendario sulla carta sorride ai nerazzurri, impegnati nelle prossime tre con Spezia, Hellas e Crotone. Serve reggere fino alla partita con i veronesi in programma mercoledì 23 dicembre per poter staccare e recuperare energie fisiche e nervose, bisognerà naturalmente vincere i prossimi due impegni e tentare di allungare la striscia a 7 vittorie consecutive. Dopo si potrà pensare al Natale, il regalo più bello per la Beneamata sarebbe guardare la classifica dall’alto in solitaria.
