Il centrocampista danese è ormai pronto a lasciare Milano. Il divorzio tra l’Inter ed Eriksen, soprattutto dopo la scarsa fiducia dimostratagli da Conte nelle ultime partite, sembra ormai inevitabile. L’infortunio di Vidal e Barella (da valutare in giornata) però potrebbe costringere l’allenatore nerazzurro a dover chiedere “aiuto” al danese proprio per la gara decisiva di domani contro lo Shakhtar Donetsk. Qualora i due titolari di Conte non fossero a disposizione, nella lista dei convocabili rimarrebbero solo Gagliardini, Brozovic e Sensi che però non pare ancora in grado di poter partire titolare. Eriksen avrebbe modo, quindi, di giocarsi la sua chance più grande per stupire l’allenatore e, magari, trascinare l’Inter agli ottavi di finale. Anni fa la cessione di Brozovic fu bloccata in extremis ed adesso è divenuto adesso il perno del centrocampo nerazzurro.
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La svolta di Brozovic: da partente ad imprescindibile
Marcelo Brozovic, nel non lontano 2018, era ad un passo dalla cessione. Luciano Spalletti lo aveva messo ai margini del suo progetto ed il Siviglia si stava aggiudicando “Epic Brozo”. Allora, l’Inter non avendo trovato un sostituto bloccò in extremis la partenza. Il giocatore veniva costantemente fischiato dai tifosi per l’atteggiamento irritante, svogliato con errori banali annessi. La mancata partenza però, complice l’intuizione di Spalletti di spostarlo qualche metro dietro la mediana ritagliandogli il ruolo ideale per le sue caratteristiche, permise a Brozovic di riscattarsi e giocarsi le sue carte.
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E’ da allora che il croato è divenuto un giocatore imprescindibile per il centrocampo nerazzurro. La concentrazione, l’applicazione, l’atteggiamento e la fiducia acquisita hanno svoltato totalmente la sua avventura con la maglia dell’Inter. Che la storia si ripeta per Eriksen? E’ presto per dirlo ma qualora Conte lo schierasse domani in una partita così decisiva, l’ex Tottenham avrebbe un’occasione enorme per dimostrare ciò che finora non ha fatto o non gli è stato concesso di fare.
