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Non è una scommessa scellerata, tantomeno una scelta da luminari. A Inzaghi non è stato suggerito da Dio, come Taribo West sosteneva fosse accaduto a Lippi ormai quasi vent’anni fa. L’Inter scende in campo contro il Milan in Supercoppa con Matteo Darmian tra gli undici titolari. Nel 2023 in campionato l’ex Parma è sempre partito dal primo minuto, riuscendo in prestazioni di grande livello sia sul piano tattico che sul piano tecnico. Oggi i nerazzurri affidano la complicatissima fascia destra proprio al loro numero 36.

Inter, Darmian più di un’alternativa
Nell’undici titolare dell’Inter, Matteo Darmian certamente non costituisce, a bocce ferme, la prima scelta di Simone Inzaghi. L’acquisto di Dumfries due estati fa, quando Hakimi partì in direzione PSG, era stato un investimento finalizzato proprio ad avere un titolare di caratura europea sulla fascia destra. L’impiego di Darmian però in questi due anni non è mai stato centellinato e, anzi, ha dato a Inzaghi l’opportunità di avere a disposizione non un’alternativa, ma una vera e propria garanzia su diversi piani.
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Indubbiamente, sul piano dell’impegno e della prestazione, da un punto di vista tattico, il numero 36 nerazzurro difficilmente delude le aspettative. Le sue sono sempre partite ordinate e, in particolare in fase di contenimento, efficaci. Ne sa qualcosa Khvicha Kvaratskhelia, ingabbiato tra lui e Skriniar nel successo nerazzurro del 4 gennaio contro il Napoli. Stasera Inzaghi ha scelto Darmian per affrontare la temibile fascia sinistra rossonera, composta da Theo Hernandez e Rafael Leão.