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Arrivato a Milano nell’autunno del 2020, accolto in un contesto di scetticismo e indifferenza generale, Matteo Darmian è diventato uno dei volti più limpidi dell’Inter vincente targata Antonio Conte e Simone Inzaghi, per dedizione al lavoro e anche per i suoi gol. Nel secondo appuntamento con il nuovo format dei media nerazzurri Footsteps, l’ex Manchester United si è raccontato, a partire dalla sua infanzia e dai suoi idoli: “Sono cresciuto in un paese vicino Milano e qui sto vivendo una parte importante della mia carriera, con questi due anni all’Inter e ora con il terzo. Il mio posto del cuore del passato è l’oratorio dove ho dato i primi calci ad un pallone, dove sono cresciuto e dove mi divertivo con i miei amici. C’era la speranza ed era nutrita da tanta passione e voglia di divertirsi e questo mi ha spinto ad inseguire questo sogno. Se devo scegliere due idoli per il mio ruolo scelgo Zanetti e Maicon che sicuramente hanno ispirato tanti ragazzi”.

Inter, Darmian ripercorre la sua carriera: “Torino e Manchester tappe formative”
Cresciuto nelle giovanili del Milan, con cui ha esordito in Coppa Italia il 28 novembre 2006, non ancora sedicenne, Matteo Darmian ha vissuto una carriera tra la provincia italiana, lo scenario inglese della Premier League e, di nuovo, l’elite della Serie A, con un’esperienza al mondiale brasiliano del 2014. L’esterno originario di Legnano ha ripercorso i momenti salienti del suo passato da calciatore: “Tra le tappe più importanti della mia carriera c’è Torino, dove sono stato per 4 anni dopo essere arrivato da giovane e comunque, grazie alla fiducia di società e tifosi, sono riuscito a maturare e a fare cose importanti. Poi c’è Manchester che è stata un’esperienza lontano dall’Italia ma molto formativa e costruttiva. Nella mia carriera sono stati importanti: determinazione, lo spirito di sacrificio e il lavoro“.
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Inter, Darmian e la cavalcata scudetto: l’emozione del gol al Cagliari
Sin dal ritorno in campo nel 2023, Matteo Darmian si è preso la maglia da titolare, diventando centrale, attualmente, nelle rotazioni di Simone Inzaghi. L’esterno che l’Inter ha prelevato dal Parma, ormai tre anni fa, sta rispondendo “presente” con un rendimento sempre alto e costante e con qualche zampata decisiva come in occasione del gol qualificazione alle semifinali di Coppa Italia, nella sfida contro l’Atalanta. A proposito di gol, lo stesso Darmian ha votato quello più emozionante messo a segno in carriera, in occasione dell’intervista a Footsteps, programma sulla piattaforma Recast: “Il gol che mi ha emozionato di più non è stato bello ma importante per la vittoria dello scudetto: vale a dire quello contro il Cagliari. Abbiamo fatto una bella azione con Lukaku che ha fatto una sponda per Hakimi che l’ha messa in mezzo e io sono arrivato sul secondo palo in chiusura. Quella rete ci ha permesso di vincere la partita e di portare a casa tre punti per lo scudetto”.