Inter, dal primo gol in nerazzurro alla consacrazione: l’ascesa di Dimarco passa dalla Sampdoria

Il percorso di Federico Dimarco con la maglia dell'Inter è stato un crescendo continuo: l'esterno si è consacrato definitivamente dopo il primo gol in nerazzurro contro la Sampdoria

Andrea Pannilunghi  - Autore
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In occasione della 22a giornata della Serie A, lunedì 13 febbraio l’Inter farà visita alla Sampdoria allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Il posticipo andrà in scena alle ore 20:45, subito dopo la sfida tra Hellas Verona e Salernitana, e chiuderà questo turno di campionato inaugurato dal successo casalingo del Milan ai danni del Torino. Gli uomini di Simone Inzaghi non possono permettersi ulteriori passi falsi nella massima competizione nazionale e mirano ad ottenere tre punti importanti per consolidare il secondo posto in classifica.

Il tecnico piacentino potrà contare su due recuperi fondamentali per il suo scacchiere come quelli di Brozovic e Lukaku, grandi assenti della prima parte di stagione, e potrebbe finalmente avere la possibilità di mettere in campo il suo undici ideale. Nella miglior formazione possibile della Beneamata, la corsia di sinistra non può che essere occupata da Federico Dimarco. L’esterno si è conquistato il ruolo di titolare inamovibile a suon di prestazioni sontuose e la prima gioia con la maglia della squadra che ha sempre tifato l’ha trovata proprio contro la Sampdoria lo scorso anno.

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Federico Dimarco, Inter @Livephotosport
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Sampdoria-Inter 2021/22, il primo gioiello di Dimarco: l’azzurro si esalta con Inzaghi

Dopo una serie di prestiti in giro per l’Italia e non solo, Federico Dimarco è tornato all’ovile in pianta stabile agli albori della passata stagione. Il classe ’97, infatti, è entrato a far parte del settore giovanile dell’Inter nel lontano 2003, quando all’età di cinque anni ha calcato i primi passi con la squadra tifata fin da bambino. Il mancino è approdato alla corte di Simone Inzaghi in seguito all’ottima esperienza con l’Hellas Verona e ha convito il tecnico piacentino dal primo istante. L’ex allenatore della Lazio è riuscito a valorizzare il talento grezzo dell’esterno, utilizzandolo in più di un’occasione sia come quinto di centrocampo che come terzo di difesa.

Complice anche lo straordinario apporto di Ivan Perisic, uno degli interpreti più funzionali nel ruolo di laterale a tutta fascia, il tecnico nerazzurro ha più volte abbassato Dimarco nella posizione di braccetto di sinistra, sfruttando le sue qualità tecniche e la sua spinta offensiva nella costruzione del gioco. Nel match contro la Sampdoria del 12 settembre 2021, valido per il terzo turno dello scorso campionato, è arrivata finalmente la prima chance da titolare con la maglia della Beneamata.

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Dimarco @livephotosport
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Il tifoso nerazzurro è sceso in campo alle spalle del treno croato e al 18′ gli si è presentata la possibilità di mettere in mostra uno dei suoi punti di forza, il tiro dalla distanza. Con una punizione esemplare dal limite dell’area di rigore, infatti, Dimarco ha spedito la sfera sotto l’incrocio dei pali con un missile calciato a 106 km/h, trovando il primo centro in carriera con il Biscione. Il calciatore mancino non ha trattenuto l’emozione ai microfoni di Sky all’intervallo, esternando tutta la sua gioia e soddisfazione: Aspettavo questo gol da quando ho iniziato a giocare all’Inter. Io sono interista da quando sono nato, da piccolo andavo in curva e adesso è tutto ancora più bello”.

Inter, Inzaghi non può più fare a meno di Dimarco: il suo mancino è una sentenza

L’addio a parametro zero di Ivan Perisic al termine della scorsa stagione aveva lasciato un posto vacante sulla corsia di sinistra dell’Inter e il primo candidato per occuparlo era Robin Gosens. Il tedesco è approdato nella città della moda nel gennaio del 2022, proprio per sostituire il croato in caso di separazione, ma il lungo recupero dopo l’infortunio accusato con l’Atalanta ne ha rallentato l’inserimento. Di conseguenza, Simone Inzaghi si è visto costretto a dare sempre più spazio a Dimarco, che non ha sprecato la fiducia del proprio allenatore.

Dimarco @livephotosport
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Il prodotto del settore giovanile meneghino ha deliziato i suoi tifosi con performance di livello assoluto, abbinando una qualità fuori dall’ordinario per un difensore ad una continuità di rendimento impressionante. L’azzurro ha disputato il 78% dei minuti quest’anno, scendendo in campo dal 1′ il 90% delle volte, e si è reso protagonista di reti e assist fondamentali per l’economia della squadra di Milano. Basti pensare allo splendido cross per il gol di Edin Dzeko contro il Napoli o al gol che ha sbloccato il risultato contro il Milan nella finale della Supercoppa italiana, Dimash è diventato un elemento imprescindibile per il club di proprietà di Steven Zhang.

Federico Dimarco, Inter
Federico Dimarco, Inter

Nonostante spesso le statistiche siano riduttive e non rendano piena giustizia all’apporto di un giocatore, lo score del classe ’97 non fa altro che innalzare maggiormente la sua dimensione. Secondo i dati Fbref, Dimarco è il secondo giocatore dell’Inter per creazione di azioni che portano ad un tiro con una media di 4.04 a partita, secondo solamente a Calhanoglu con 4.36. Inoltre, il 25enne è quarto per tiri totali nell’arco dei 90 minuti, dietro agli attaccanti Dzeko, Lautaro Martinez e Lukaku. Numeri formidabili che fanno capire quanto il giovane tifoso che era solito andare a sostenere i propri colori in curva sia diventato un punto cardine della propria squadra del cuore.

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