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Intervenuto a Rai Sport, nel post Juventus–Inter, Antonio Conte ha parlato dell’eliminazione dalla Coppa Italia. Ecco le sue parole: “Avremmo dovuto concretizzare le situazioni che abbiamo creato. E’ un peccato, perché nei 180′ penso si siano viste due squadre che hanno combattuto fino alla fine. Abbiamo pagato dazio per l’andata, per alcuni regali che abbiamo fatto. Fino alla fine abbiamo cercato di fare gol, anche perché sapevamo che con un gol sarebbero andati ancora più in difficoltà. Dispiace ora si deve imparare dagli errori e ripartire“.
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Così sullo screzio con Agnelli: “Le fonti Juventus dovrebbero dire la verità. Penso che il quarto uomo abbia visto cos’è successo per tutta la partita: bisognerebbe essere più educati secondo me”. Sulla gara di Eriksen: “Ha fatto la sua parte. Volevamo avere due registi con lui e Brozo, e da questo punto di vista abbiamo messo in difficoltà la Juventus, perché la partita l’abbiamo fatta noi. Sono contento della sua prova“.
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Inter, Conte: “Lukuku non al 100%, ma oggi ha dato il massimo, Lautaro ha 22 anni. Su Sensi sto lavorando”
Conte ha poi parlato di Lukaku, Lautaro e Sensi. Ecco le parole del tecnico dell’Inter: “Romelu nelle ultime partite non è sembrato al 100%, ma anche oggi ha dato il massimo. Ci sono partite in cui si è più in forma, altre in cui si è opachi. Sensi ha vissuto un anno bersagliato dagli infortuni, e quando accade perdi fiducia. Con lui lavoro a livello psicologico. Lautaro ha 22 anni, ha ampi margini di miglioramento ma non possiamo pensare che ci debba risolvere le partite. Noi o vinciamo da squadra o perdiamo insieme“.
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Sullo Scudetto rimasto unico obiettivo: “Noi cerchiamo di lavorare e di guardare in alto. Anche in Champions siamo partiti cercando di essere protagonisti. In Coppa Italia siamo usciti in semifinale come l’anno scorso, la scorsa stagione siamo usciti con la squadra vincente e quest’anno con la Juventus. Dobbiamo cercare di essere dove vogliamo ma ancora non ci siamo. Si sbaglia, si impara e si ricomincia. L’importante è che l’Inter abbia riconquistato credibilità e che faccia paura agli avversari, come oggi abbiamo fatto paura alla Juventus“. Non è bastata però la prova propositiva dei nerazzurri >>> CONTINUA A LEGGERE