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In seguito alla vittoria in rimonta contro il Cagliari per 1-3 è intervenuto Antonio Conte ai microfoni di Dazn, per parlare della sua Inter nel post partita: “I ragazzi meritano i complimenti perché sono stati bravi a reagire. Quando ci sono queste situazioni possono offuscare il cervello e le scelte, invece sono stati bravi e hanno dato una grande risposta. Preoccupato? Un allenatore dovrebbe essere preoccupato quando la squadra non crea occasioni, invece ne crea tante: è inevitabile che quando non concretizzi sia per imprecisioni o miracoli dei portieri, come Cragno che è il migliore in campo per distanza, un po’ di ansia ti viene. Se non segni se ti va bene pareggi, o perdi”.
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Inter, Conte: “Piano B? La mia era una battuta…”
Successivamente Conte ha aggiunto: “Eriksen? Valuto la prestazione di tutti i ragazzi, non mi piace tornare sui singoli perché sarebbe ingiusto. Prestazione positiva sia per quello prodotto sia perché siamo stati in svantaggio e l’abbiamo rimessa in piedi. Ci sono due aspetti della gara, quella che abbiamo preparato e giocata bene perché abbiamo creato tanto e non siamo riusciti a sfruttarle, poi sul fatto della determinazione perché ci siamo arrangiati e abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo: i ragazzi lo stanno imparando e sono contento. Le storie dello Shakhtar e la delusione di aver dominato ed essere eliminati erano nella testa e nelle gambe dei giocatori, quindi sono stati bravi a ribaltare un risultato che per me era ingiusto. Piano B? La mia era una battuta chiaramente, consiste nel cercare con le sostituzioni e dipende se devono essere fatte per rendere più offensiva o ermetica la squadra. C’è da fare quello ed è inevitabile che quando lo fai dai più spazio all’improvvisazione perché può capitare di tutto, dai spazio a contropiedi, al tempo stesso squilibri la situazione e devi mescolare le carte. Devi aver anche a disposizione tutti i calciatori, se poi non sono disponibili questo non lo puoi fare. Capsico i giudizi dall’esterno, ma non si può dire tutto”.
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In più ha dichiarato: “Barella? Nicolò è un calciatore molto giovane che ha qualità importanti ed ha bisogno di autodisciplinarsi, perché ha tanta energia e a volte per strafare commette ingenuità. Si parla di un calciatore che sta crescendo in modo importante e sono prospetti da top player. Io e lo staff dobbiamo lavorarci sopra per alzare il livello, per far sì che i giocatori a fine carriera lascino il segno. Lo lasci vincendo e non partecipando. Scudetto? Dal di fuori si vedono situazioni non reali, ma va bene così e l’importante è che io e la società sappiamo le problematiche e le difficoltà che abbiamo condiviso e accettato ad inizio percorso, perché sapevamo che c’erano situazioni non ottimali. Insieme abbiamo condiviso anche situazioni che sapevamo che potevano crearci dei problemi. Andiamo avanti sapendo che si può migliorare qualcosa e che qualcuno deve anche andare, così diventiamo più snelli e funzionali”. Intanto potrebbe esserci un colpo di scena incredibile sull’asse di mercato con Eriksen che potrebbe restare e Conte andare via. >>>CONTINUA A LEGGERE