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Un’incornata da Toro, che spedisce in alto i colori nerazzurri e che fa sprofondare ancora più nel baratro un Milan ormai irriconoscibile. L’Inter esce vittoriosa dal derby, il terzo totale di questa stagione, grazie ancora una volta al proprio attaccante principe. Una rete, quella giunta al 34′, che consolida l’attuale secondo posto solitario della banda di Inzaghi a -13 dall’irraggiungibile Napoli di Luciano Spalletti e che conferisce ai nerazzurri ben 5 punti di vantaggio sui cugini rossoneri ora sesti in classifica.
L’uomo del derby
L’infinita storia dei derby di Milano, arricchita nel corso degli anni dalle gesta sportive di fuoriclasse del calibro di Ronaldo, Ibrahimovic, Milito, o Shevchenko, per citarne alcuni, conta ormai al suo interno un nuovo assoluto protagonista. Il colpo di testa in seguito a calcio d’angolo di Calhanoglu che ha trafitto Tatarusanu poco dopo la mezz’ora di gioco è servito, se ce ne fosse ancora bisogno, a confermare Lautaro Martinez come vero e proprio uomo derby e bestia nera del Diavolo.
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Con il gol siglato domenica sera, i centri di Lautaro Martinez nella stracittadina diventano 7, uno score reso possibile dallo straordinario rendimento dell’attaccante di Inzaghi negli ultimi incroci diretti contro i rivali cittadini. L’appuntamento calcistico più atteso della città di Milano continua ad esaltare la punta argentina: dopo la doppietta nella trionfale semifinale di ritorno di Coppa Italia della passata stagione, l’attaccante, dopo il passaggio a vuoto nel derby di andata dell’attuale campionato perso 3-2, si è ripetuto con la pregevole rete del 3-0 nella finale di Supercoppa Italiana seguita infine dall’ultimo (per ora) guizzo.
Dopo l’enorme delusione, in parte ancora viva, derivante dallo scudetto scucito dal Milan lo scorso maggio, un inizio di 2023 a dir poco da sogno per i colori nerazzurri, con la squadra di Simone Inzaghi che ha ribadito la propria attuale superiorità nei confronti di quella di Pioli. Un’enorme, ulteriore, iniezione di fiducia in vista del prosieguo della stagione, con un Lautaro Martinez che fa dormire sonni sempre più tranquilli al tecnico in vista dei prossimi decisivi mesi.
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Colonna presente e futura
L’avventura di Lautaro Martinez con la maglia dell’Inter potrebbe essere definita in fin dei conti paradossale. Approdato sulla sponda nerazzurra del Naviglio nel luglio del 2018 dal Racing Club de Avellaneda per la considerevole cifra di 25 milioni di euro, il Toro si è visto accompagnato, nel corso delle sue stagioni con la Beneamata, da una sorta di costante scetticismo.
Annate, quelle nerazzurre, disseminate di gol che sono valsi, tra le altre cose, lo scudetto del 2021 con Antonio Conte sulla panchina. Eppure, ciò non è mai servito a dissipare del tutto le incertezze e le perplessità da parte dell’ambiente interista, dubbioso sulla reale capacità da parte dell’argentino di saper ricoprire le vesti di guida e trascinatore della squadra. Gli alti e bassi e il rendimento altalenante che erano soliti caratterizzare Lautaro Martinez sembrano però ormai, per la gioia di Inzaghi e non solo, soltanto un lontano ricordo.
L’annata in corso, per il Toro laureatosi campione del mondo con la sua Argentina poco più un mese fa, sembrerebbe ormai in tutto e per tutto quella della tanto attesa consacrazione. A certificarlo i numeri della stella di Inzaghi: 12 i gol in Serie A in 21 presenze, che pongono Lautaro al secondo posto della classifica cannonieri alle spalle del solo Osimhen, uniti al guizzo in Champions League in casa del Barcellona risultato alla fine vitale per la qualificazione agli ottavi di finale.
In una stagione in cui si è assistito almeno per adesso alla clamorosa assenza di Romelu Lukaku, la nuova imprescindibile colonna dell’attacco dell’Inter di Inzaghi è ormai Lautaro Martinez. Il Toro, sulla soglia dei 26 anni e legato al momento ai colori nerazzurri da un contratto fino al giugno del 2026, è più che pronto a ricoprire il ruolo di nuova stella della galassia interista anche negli anni a venire.
