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Tommaso Berni ha lasciato l’Inter questa estate passando il testimone di terzo portiere a Padelli che, a sua volta, è stato scavalcato dal neo arrivato Ionut Radu. L’ex nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista a IlPosticipo, ripercorrendo tutte le tappe della sua esperienza in nerazzurro. Diversi i temi toccati dall’ex portiere, a a partire dall’ambiente dello spogliatoio milanese, alle sfumature di tutti gli allenatori passati durante la sua esperienza all’Inter fino agli ex compagni Lukaku ed Eriksen.
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Berni: “Fondamentali i due anni con Spalletti. Eriksen è un top player, Romelu una bestia”
Da Pioli, a Spalletti, a De Boer e Conte: Berni racconta tutte le esperienze vissute con i molti allenatori che si son susseguiti negli anni sulla panchina dell’Inter. Parole al miele per Pioli, attuale mister del Milan: “Ho un gran rapporto col mister Pioli: siamo riusciti a mantenerlo nel tempo. Pioli e Conte sono molto preparati e con grande carisma e sono convinto che faranno bene. Tra loro è un bel derby”. Piccola menzione sul burrascoso caso Icardi e Spalletti: “Caso Icardi? Secondo me ogni situazione, sia positiva che negativa, non va attribuita ad un singolo episodio. I due anni con Spalletti sono stati fondamentali: è arrivato il primo comandante che è riuscito a guidare la squadra e i risultati si sono visti: siamo tornati in Champions dopo tanti anni, una competizione che per l’Inter deve essere la normalità”.
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Berni parla poi di De Boer ed Eriksen accomunati da un aspetto: la difficoltà di ambientarsi in un campionato diverso. Sul tecnico olandese afferma: “Non è facile arrivare in una nazione e cercare di imporre le proprie idee e il modo di giocare. De Boer ha carisma e grande esperienza. Quando arrivi in Italia devi imparare una nuova lingua e devi confrontarti con un calcio diverso: non è facile, da noi è difficile costruire perchè devi fare subito risultati”. Sul centrocampista danese, non ha dubbi: “Lo scorso hanno ho vissuto lo spogliatoio insieme a Christian e posso affermare che per qualità umane e calcistiche è un top player. Serve un po’ di pazienza. Il suo valore non si discute. Non è la prima volta che giocatori importanti arrivano dall’estero, non fanno bene e poi quando li mandiamo via esplodono. Se gli verrà data la possibilità di esprimersi, Eriksen ripagherà tutti”. Non possono mancare poi gli elogi a uno dei leader dalla squadra, Romelu Lukaku: “E’ di un umiltà incredibile. Romelu è uno sportivo allucinante, una bestia. Io peso parecchio ma di fronte a lui mi sento un ragazzino. Ha uno strapotere fisico incredibile, qualità tecniche pazzesche. Si mette a disposizioni, accetta le critiche e vuole migliorarsi sempre. Avevo legato tanto con lui: l’anno scorso c’era un bellissimo clima. Mi mancano i ragazzi”.
Per ultime, arrivano le dichiarazioni su Conte e la recente eliminazione dalla Champions: “Se Conte è stato vicino a lasciare l’Inter? Non ho la televisione in casa da quattro anni, leggo pochissimo i giornali e ho sempre cercato di non cadere nei tranelli che la stampa crea. Io ho sempre creduto che sarebbe rimasto. Conte è un comandante, un allenatore che non abbandona i propri giocatori. Cosa è successo o potrà accadere non lo so, bisogna parlare con la società”, dichiara l’ex portiere, “Per la Champions ho creduto che la squadra potesse farcela: per l’ennesima volta c’era la possibilità di passare il turno all’ultima partita. Mi è dispiaciuto perchè l’eliminazione non è mai una cosa positiva, ma bisogna andare avanti ci sono ancora due competizioni alla portata. Mi auguro che l’Inter possa vincerle”.