Inter, Acerbi è pronto: “Nella vita mi è sempre servita una sfida”

Il difensore dell'Inter Francesco Acerbi parla delle sfide che ha dovuto affrontare nella vita e di quelle che ancora lo attendono

Luca Bovio  - Autore
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Nel pugilato si dice che la fibra di una persona si capisca da come si rialzi dopo essere andata al tappeto. Una massima che sembra attagliarsi bene al difensore dell’Inter Francesco Acerbi. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport il giocatore ha parlato delle sfide che ha dovuto affrontare. In un lungo dialogo non ha risparmiato di analizzare molti aspetti del suo presente in maglia interista e del suo futuro. Una vita, la sua, nella quale ha dovuto imparare come reagire alle difficoltà:

Nella vita mi è sempre servita una sfida. Prima con mio padre, poi con la malattia e ora con me stesso. Con l’ambizione di migliorare ancora, reagendo e facendosi aiutare. Dopo i due tumori io l’ho fatto con uno psicanalista, mi spiegò come fare lo step. Nella sofferenza bisogna combattere. Bisogna circondarsi di poche persone, 2 o 3 al massimo, ma fidatissime e capire bene cosa si vuole dalla vita“.

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Inter, Acerbi parla di campionato e Champions League

La lunga conversazione avuta con la Rosea, però, non si è limitata al lato privato ed alla vicenda personale del giocatore. Francesco Acerbi ha parlato anche delle ambizioni dell’Inter in campionato e Champions League: “Il Napoli è una macchina da guerra, ma non dirò mai che per lo scudetto è finita: abbiamo ancora il 5% di possibilità e dobbiamo crederci. Loro dovrebbero rallentare, ma noi dobbiamo pensare di poter vincerle tutte“.

Francesco Acerbi, difensore dell'Inter @Livephotosport
Francesco Acerbi, difensore dell’Inter @Livephotosport

Il giocatore continua poi con la sua disamina: “Avremmo dovuto avere 5-6 punti in più. E allora, con lo scontro diretto di ritorno ancora da giocare, il distacco sarebbe stato meno duro. Se abbiamo la cattiveria giusta, vinciamo: su questo non ho dubbi. A volte, però, ci è mancato un po’ di mordente“. Il difensore ha poi allargato il suo pensiero anche al campo europeo.

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Qui l’Inter dovrà affrontare negli ottavi di finale di Champions League il Porto. Dal canto suo Acerbi non si dimostra preoccupato per la sfida. Ma non la sottovaluta: “Se stiamo bene tutti, possiamo essere noi la sorpresa. Il girone ci ha dato fiducia: il Porto è forte e fisico, ma possiamo batterlo. E poi, una volta ai quarti, tutto può succedere: dipende da forma, morale, fortuna. E noi ci arriviamo con Lukaku e Brozovic in più“.

Inter, Acerbi chiaro sul suo futuro e su Skriniar: “Sapevamo tutti che aveva un’offerta dal PSG”

Nella parte finale di questa sua intervista con La Gazzetta dello Sport, poi, il difensore nerazzurro parla chiaramente di quale vorrebbe che fosse il suo futuro. Così Francesco Acerbi sulla sua permanenza all’Inter: “Vorrei restare, qui sto bene. La verità è che non lo so ancora, ma di sicuro non arriverò un’altra volta ad agosto senza conoscere il mio futuro. A luglio voglio sapere dove giocherò. Spero si trovi una soluzione al più presto per il mio riscatto: ho 35 anni, ma sto benissimo fisicamente e mentalmente“.

Francesco Acerbi, difensore dell'Inter @Livephotosport
Francesco Acerbi, difensore dell’Inter @Livephotosport

In conclusione non poteva mancare nemmeno una parola su quello che è stato il caso di calciomercato in casa nerazzurra: il passaggio di Milan Skriniar al Paris Saint-Germain. Anche a questo proposito Acerbi si dimostra franco: “Sapevamo tutti che aveva un’offerta dal PSG, ma non ci ha mai detto nulla. E a noi interessava poco. Abbiamo sempre visto l’impegno, questo ci importava. Poi a fine anno sarà un dispiacere vederlo andare via e non sarà facile sostituirlo: i giovani difensori bravi sono pochi e costano, vedi Scalvini

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