Il count down è terminato e tra pochissime ora l’Inter scenderà in campo alle 18:30 a San Siro per affrontare il Genoa di Ballardini. Niente più voci di mercato o distrazioni. Solo concentrazione sul campo per 90 minuti per gli uomini di Inzaghi che dovranno già da oggi partire con la giusta marcia per confermare l’ottimo percorso dello scorso anno.
Le probabili formazioni
INTER (3-5-1-1): Handanovic, Skriniar, de Vrij, Bastoni, Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic, Sensi, Dzeko. All. S. Inzaghi.
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GENOA (3-5-2): Sirigu, Vanheusden, Biraschi, Criscito, Sabelli, Sturaro, Badelj, Hernani, Camniaso, Pandev, Bianchi. All. Ballardini.
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ARBITRO: Marini di Roma
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Guardalinee: Liberti e Vecchi
Quarto uomo: Marchetti
Var: Valeri
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I precedenti
In serie a Inter e Genoa si sono affrontate a San Siro 54 volte. Le statistiche parlano chiaro: 40 vittorie in favore dei nerazzurri, 4 per i liguri e 10 pareggi. L’ultima vittoria genoana risale addirittura al 1994, 27 anni fa, quando il Genoa allenato da Scoglio superò l’Inter di Marini grazie alle marcature di Schillaci e la doppietta di Ruotolo.
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Secondo questi numeri non ci dovrebbe essere storia questa sera, ma si sa che il calcio è uno sport imprevedibile e le soprese sono sempre dietro l’angolo. La squadra di Simone Inzaghi dovrà essere brava a far parlare il campo e non i numeri, giocando una gara di sacrificio e attenzione, considerando che la forma fisica non potrà essere delle più ottimali.
Le novità del match
Per quanto riguarda l’Inter, una novità potrebbe essere la conferma di Sensi a centrocampo alle spalle di Dzeko. L’attacco è particolarmente rimaneggiato a causa dell’assenza di giocatori del calibro di Lautaro Martinez e Sanchez per infortunio. Perisic, calciatore che non ha mai fatto sbocciare con l’Inter quella scintilla che tutti si aspettavano, avrà la possibilità di mettersi in luce cercando magari di scalare qualche posizione nelle gerarchie di Simone Inzaghi. Dzeko avrà così immediatamente la possibilità di dimostrare di non essere solo un’alternativa a Lukaku, ma di esserne un degno “erede”.
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Per quanto riguarda gli esordi, l’altro è quello di Hakan Calhanoglu, fino ad ora impiegato con buona freqienza nella maggior parte degli incontri estivi, a testimonianza della grande fiducia che l’ex allenatore della Lazio ripone in lui.